Relazione su alcune delle azioni terroristiche contro Cuba, dal 1990 al 2000

Dagli inizi della Rivoluzione, i gruppi controrivoluzionari finanziati e addestrati dall’Agenzia Centrale di Intelligence (CIA) nordamericana, hanno ideato e realizzato numerose azioni terroristiche che sono costati a Cuba preziose vite e abbondanti risorse. Allo stesso modo, sono state programmate diverse azioni per eliminare fisicamente il Comandante in Capo, Fidel Castro, e altri dirigenti della Rivoluzione.
Nel decennio degli anni ‘90, incoraggiati dal crollo del campo socialista, le organizzazioni controrivoluzionarie hanno intensificato e continuato a sviluppare impunemente, dal territorio degli Stati Uniti e da altre basi di operazioni in America Centrale, numerose azioni violente contro Cuba e contro i suoi dirigenti. Di seguito vengono elencate alcune di queste azioni.

1990
14 ottobre – Infiltrazione armata attraverso Santa Cruz del Norte, organizzata a Miami dal Partito Unità Nazionale Democratica (PUND), dall’Esercito Nazionale Cubano di Liberazione, dal Direttivo Insurrezionale Nazionalista (DIN) e dai Commando L.
Il gruppo era composto da Gustavo Rodríguez Sosa e da Tomás Ramos Rodríguez, due infiltrati che avevano ordini di contattare militari presuntamente disgustati dalla Rivoluzione e disposti a realizzare azioni violente. Sono state sequestrate armi, una tessera della Flotta del Golfo e due tessere di pesca sportiva (false) consegnate loro a Miami da Rolando Nieves, detto “Patilla” (Basetta). Portavano con sé anche proclami diretti ai membri delle FAR e del MININT, mediante i quali venivano invitati a integrare un cosiddetto Esercito Liberatore Cubano (ELC) capeggiato da Higinio Díaz Anne, che prima della partenza aveva consegnato loro denaro e materiale di propaganda.

1991
17 settembre – Infiltrazione dei controrivoluzionari Alexis Lázaro Macías e Adalberto Ramos Monteagudo. L’operazione è stata organizzata a Miami dal Direttivo Insurrezionale Nazionalista (DIN), capeggiato dal terrorista Héctor Alfonso Ruiz. Gli obiettivi dell’infiltrazione erano quelli di sabotare negozi del turismo per creare il terrore negli stranieri e di distribuire propaganda controrivoluzionaria.
Agli infiltrati sono state sequestrate una scialuppa, impiegata nell’operazione, come pure due pistole e una radio-trasmittente.
Si è appreso che la lancia utilizzata come imbarcazione-madre era stata fornita da individui legati al narcotraffico.
29 dicembre – Infiltrazione armata, attraverso un luogo vicino alla città di Cárdenas, in provincia di Matanzas, organizzata da Commando L, con l’appoggio del Direttivo Insurrezionale Nazionalista e di Alpha 66. Sono stati arrestati Eduardo Díaz Betancourt, Daniel Santovenia e Pedro della Caridad Álvarez Pedroso.
Per l’azione, gli infiltrati avevano ricevuto addestramento in uno degli accampamenti del PUND, situato nella strada 168, a Miami, dove venivano addestrati altri 50 o 60 uomini.
Ai preparativi dell’azione hanno partecipato Héctor Alfonso Ruiz, Luis Crespo del Valle, detto “El Manco” (Il Monco), e Reinaldo Domínguez Díaz, detto “El Barberito” (Il Barbiere).
Questi infiltrati sono stati trasportati fino alle coste cubane su un’imbarcazione capitanata da Francisco Córdova Torna, detto “Panchito”. Quando sono stati arrestati gli sono stati sequestrati un fucile AKM, una mitragliatrice Luger, calibro nove millimetri, due pistole e altri mezzi.

1992
4 luglio – Un gruppo di Commando L, composto da Guillermo Casasus Toledo, Alejandro Basilio Pérez, José Eugenio Llameras Rondón ed Antony ‘Tony’ Bryant, ha tentato di attaccare obiettivi situati sulla costa della provincia di La Habana. Scoperti dalle pattuglie cubane, si sono diretti verso le acque vicine alla spiaggia di Varadero, dove l’imbarcazione su cui viaggiavano ha avuto un’avaria meccanica. Successivamente sono stati recuperati da un guardacoste nordamericano.
Le autorità nordamericane hanno sequestrato, oltre all’imbarcazione, armi, mappe e cassette video con riprese del viaggio. Dopo essere stati interrogati dall’FBI, sono stati messi in libertà.
luglio – Fallita un’operazione del PUND per infiltrare con armi Jorge Rodríguez Macías, detto “Tinguaro”, che apparentemente ha simulato uno svenimento quando si trovava vicino al territorio cubano. Tinguaro intendeva mettere una bomba alla birreria di Manacas, tentativo già intrapreso quando si era ribellato, negli anni ‘60, a Las Villas.
Il piano consisteva nel far sbarcare Tinguaro da solo con una piccola zattera, mettere l’esplosivo e poi allontanarsi dal luogo, armato con un mitra tipo Mini-Uzi, una pistola, munizioni e uno zaino con l’esplosivo.
L’operazione ha ricevuto la collaborazione dell’organizzazione terroristica Fratelli al Riscatto, che li informò sull’ubicazione delle imbarcazioni del Servizio di Guardacoste nordamericano. Durante il tragitto, Fratelli al Riscatto li informò che nel suo probabile percorso aveva scoperto solo una motovedetta nella zona di Cayo Sal, Bahamas.
9 settembre – L’FBI ha arrestato Tony Bryant, di Commando L, per possesso di armi e violazione della legge di neutralità, ma alla fine è stato prosciolto dalle accuse.
7 ottobre – Attacco armato dal mare contro l’hotel Meliá Varadero. L’azione è stata preparata dall’organizzazione controrivoluzionaria Commando L e alla stessa hanno partecipato Guillermo Casasus Toledo, Miguel Hernández e Jesús Areces Bolívar.
In questa occasione, Tony Costa, principale capo dell’organizzazione è stato interrogato dall’Ufficio Federale di Indagini sull’impiego di esplosivi. Sono stati interrogati anche i partecipanti, che successivamente sono stati liberati. I membri di Commando L non davano importanza a qualunque azione effettiva dell’FBI su di loro, poiché consideravano l’importanza del voto cubano nel processo elettorale in Florida.
19 ottobre – Infiltrazione organizzata dal PUND, durante la quale sono stati catturati elementi controrivoluzionari a Cuba e altri tre a Bahama. Le autorità di Bahama hanno sequestrato armi ed esplosivi a Cayo Anguila, apparentemente destinati a essere introdotti a Cuba.
Sono stati arrestati dalle forze cubane, nella spiaggia Carbó, vicino a Yaguajay, Gustavo David Torna Aguado, Miguel Ángel Alfonso Gonzáles ed Eduardo González Torres.
Il gruppo era composto anche da Rubén Darío López Castro (ex-membri dei gruppi di infiltrazione della CIA), Iván León Rojas e Jesús Morales García, che sono stati arrestati a Cayo Anguila dalle autorità di Bahama.
Tutto il gruppo era partito il giorno 17 di questo mese dal fiume Miami con l’imbarcazione ‘Nautilus’ verso Cayo Francés, dove quelli che poi sono stati catturati a Cuba sono saliti su un gommone ‘Zodiac’.
Le autorità di Bahama gli hanno sequestrato il Nautilus, una tenda da campo, una pistola calibro 45 con due caricatori, una pistola Browning con un caricatore, tre coltelli, cartucce di gas lacrimogeno, sei granate fumogene, quattro granate a mano, 11 caricatori di 30 cartucce di AK-47, uno zaino con capsule esplosive, spolette di percussione a ritardo, micce, altri dispositivi per esplosivi, una mitragliatrice Mack 10 Ingraham con silenziatore, caricatori e altri mezzi.

1993
gennaio – Sono stati fermati dal Servizio di Guardacoste, cinque membri del PUND, a bordo dell’imbarcazione ‘Angelina’ equipaggiata con mitragliatrici pesanti (calibro 30 e 50), quattro fucili d’assalto, tre di essi predisposti a lanciare granate e 10.000 proiettili, mentre si dirigevano verso le coste cubane.
Il gruppo era composto da Enrique Rabade, Pastor Guzmán, Gelasio Laborio, Alias Santiago Burgos, Iván León Rojas e Óscar Pérez, che nel 1985 era stato accusato di possesso di droghe illecite.
2 aprile – La nave cisterna di bandiera cipriota ‘Mikonos’, è stata mitragliata a circa sette miglia a nord della provincia di Matanzas, mentre trasportava petrolio verso il porto di Carúpano, nella provincia di Las Tunas.
L’azione è stata compiuta dal cosiddetto Esercito Armato Segreto, capeggiato dal terrorista Reynaldo Aquit Manrique, detto “El Chino Aquit” (Il Cinese Aquit). Vi hanno partecipato Rigoberto Acosta Díaz, detto “El Latigo” (La Frusta), José Menéndez, Guillermo Casasus Toledo e Rafael Carrera Manso, che ha sparato con una mitragliatrice calibro 50 contro la nave. Durante i preparativi hanno ricevuto l’appoggio di Eugenio Llameras Rondón.
18 maggio – Un aeroplano matricola N8447M, di proprietà dell’organizzazione terroristica Fratelli al Riscatto, ha violato lo spazio aereo cubano, a nord di Santa Cruz ed è stato inseguito da un aeroplano della guardia aerea di Cuba.
21 maggio – Sono stati arrestati dal Servizio di Dogane, a bordo di un’imbarcazione, i membri dell’organizzazione controrivoluzionaria Alpha 66, Alfredo Bacallao, Juan José Ortega, Joel Cano Díaz, Carlos Hernández, René Herrera, Jesús Hoyos, Ramón Mena, Orlando Suárez ed Elvis Castigliani, mentre si apprestavano a recarsi a Cuba per attaccare obiettivi militari.
Sono state sequestrate quattro granate a mano, due raccordi filettati smontabili, quattro fucili da assalto semiautomatici AR-15, un lanciagranate M-203 da 40 millimetri, un fucile semiautomatico ‘Barret’ calibro 50 e tre pistole.
Andrés Nazario Sargen, principale capo dell’organizzazione, ha riconosciuto pubblicamente che era una missione militare che era stata preparata in alcuni mesi.
maggio – Il capo dell’organizzazione terroristica Fratelli al Riscatto, José Basulto León, ha mostrato ai suoi collaboratori piani segreti riguardo un suo progetto per far saltare con la dinamite un traliccio dell’alta tensione nella zona di San Nicolás de Bari, nella provincia di La Habana. Aveva progettato anche di volare con uno dei suoi velivoli attraverso il corridoio aereo ‘Girón’ per prendere foto di luoghi particolari, che sarebbero poi servite a realizzare azioni contro Cuba.
26 luglio – Fallito un piano del cosiddetto Esercito Armato Segreto per attaccare un obiettivo a Cuba. Avevano previsto di chiedere appoggio all’organizzazione Fratelli al Riscatto.
21 agosto – Il giudice Lawrence King, della contea di Dade, proscioglie dalle accuse i nove membri di Alpha 66, arrestati in maggio.
agosto – Il movimento Cuba-21, con base a Puerto Rico, stabilisce contatti con Fratelli al Riscatto per diffondere propaganda sulle coste cubane.
settembre – Il membro del PUND Iván León Rojas, è stato condannato a due anni di carcere con la condizionale dal giudice della contea di Dade, Lawrence King, mentre il resto degli imputati sono stati assolti.
ottobre – José Basulto León, capo principale di Fratelli al Riscatto, ha incitato pubblicamente i giovani cubani a fare attentati al Comandante in Capo Fidel Castro, e a risolvere attraverso la via violenta i problemi di Cuba. Inoltre, ha esortato la popolazione a “dare battaglia dentro il territorio” e ha confermato la disposizione della sua organizzazione ad assumere i “rischi che di conseguenza ne derivino”.
18 ottobre – Arrestato a Cuba il messicano residente negli Stati Uniti, Mario García Rubalcaba, che aveva avuto indicazioni da Alpha 66 per eseguire azioni terroristiche. Questo cittadino aveva manifestato intenzioni di attentare alla vita del Comandante in Capo Fidel Castro.
Nello stesso anno 1993, Luis Zúñiga Rey, membro dell’organizzazione terroristica Fondazione Nazionale Cubano Americana (FNCA), aveva reclutato negli Stati Uniti il cubano Olfiris Pérez Cabrera, a cui aveva dato indicazioni affinché portasse a termine l’avvelenamento di bestiame bovino, atti vandalici contro auto straniere e del turismo, e l’esecuzione di sabotaggi con esplosivo contro strutture alberghiere e di ricreazione di La Habana, compreso il cabaret ‘Tropicana’, per la cui azione gli vennero offerti 20.000 dollari. Per tali propositi, parte di questi mezzi sono stati forniti dagli Stati Uniti.
Quello stesso anno, Alfredo Domingo Otero, anche lui dirigente della FNCA e lo stesso Zúñiga Rey, hanno reclutato in territorio nordamericano il cubano Ramón della Caridad Inda Ramos, a cui hanno indicato di appiccare incendi nei campi di canna da zucchero e di localizzare importanti obiettivi economici, mediante l’utilizzo di apparecchiature ‘GPS’, al fine di sabotarli. Tra i loro piani vi era quello di fornirlo di esplosivi attraverso le coste cubane.

1994
dagli inizi dell’anno 1994 – I dirigenti della FNCA, Alberto Hernández, Francisco José “Pepe” Hernández Calvo e Roberto Martín Pérez Rodríguez, hanno organizzato un piano di attentato contro il Comandante in Capo Fidel Castro, in occasione della sua partecipazione al IV Vertice Ibero-Americano di Cartagena de Indias.
In detto piano erano direttamente coinvolti anche Luis Posada Carriles, Ramón Orozco Crespo, Gaspar Jiménez Escobedo, Félix Rodríguez Mendigutía e Raúl Villaverde Lamadrid.
Alcuni di questi congiurati si sono recati a Cartagena, hanno affittato un appartamento nelle prossimità della sede dell’evento, ma non hanno potuto agire per le rigide misure di protezione.
6 febbraio – Autorità navali nordamericane hanno arrestato sette membri dell’organizzazione Alpha 66, equipaggio di un’imbarcazione, mentre si disponevano a infiltrare un commando di tre uomini a Cuba. Il gruppo era capeggiato da Rodolfo Frómeta Caballero.
Secondo dichiarazioni di un portavoce dell’FBI, al gruppo è stato sequestrato un carico di contrabbando di 50 armi, che comprendeva fucili, pistole e circa 26.000 munizioni, oltre a diverse migliaia di dollari in contanti.
25 febbraio – Un membro dell’organizzazione terroristica Fratelli al Rescate, e informatore dell’FBI, ha volato con uno degli aerei di questa organizzazione, vicino al nostro paese, per interferire con la radio della polizia cubana.
In questo periodo il capo José Basulto studiava progetti per lanciare piccoli dirigibili e aeroplani contro centri politici, militari e altre installazioni cubane. Intendeva realizzare prove in una prima fase per poi inviare questi ordigni esplosivi. Era in trattative per l’acquisto di un aeroplano modello “Maule” (atterra in tratti di 400 metri), per trasportare a Cuba esplosivi e munizioni da consegnare ai gruppuscoli controrivoluzionari interni.
11 marzo – Un comando di Alpha 66 spara da una lancia rapida varie raffiche con armi automatiche leggere contro l’hotel “Guitart Cayo Coco”. Il fatto è rivendicato pubblicamente da detta organizzazione.
2 giugno – Arrestati negli Stati Uniti Rodolfo Frómeta Caballero e Fausto Marimón, che avevano costituito l’organizzazione terroristica Commando F-4, mentre stavano per acquistare attrezzature belliche, tra queste un missile antiaereo “Stinger”, da un agente segreto dell’FBI.
8 giugno – Uomini dell’FBI hanno smantellato un accampamento segreto dell’organizzazione controrivoluzionaria Commando di Liberazione Uniti, ubicato al 12035 North West della strada 2 di Miami.
20 agosto – Quattro aerei da turismo di Fratelli al Riscatto hanno volato tra Matanzas e Cabañas, vicino alle coste cubane. Uno di essi ha violato lo spazio aereo a nord di Santa Fe, a Ciudad de La Habana, su un fronte di 25 chilometri e una profondità di 7 chilometri. A bordo di uno di questi aerei si trovavano il capo José Basulto e il navigatore Orestes Lorenzo.
4 settembre – Infiltrazione attraverso Palo Quemado, vicino a Caibarién, provincia di Villa Clara, occasione in cui sono sbarcati José Benito Menéndez del Valle e Irelio Barroso Medina, elementi appartenenti al cosiddetto Direttivo Insurrezionale Nazionalista, di Héctor Alfonso Ruiz, e che erano pure vincolati al cosiddetto Esercito Armato Segreto.
Gli obiettivi dell’infiltrazione erano quelli di eseguire sabotaggi a Santa Clara. Sono stati loro sequestrati un fucile AKM pieghevole, un fucile calibro 16, una mitragliatrice, tre pistole e un abbondante quantitativo di munizioni.
Dopo il loro arresto, hanno detto che per dissapori con Héctor Alfonso, hanno deciso di costituire la Cellula Patria e Libertà, composta da cinque membri e di infiltrarsi per realizzare azioni dirette al rovesciamento della Rivoluzione. Menéndez del Valle ha riconosciuto il suo legame con la FNCA e ha detto di avere ricevuto addestramento in un accampamento situato negli Everglades.
6 ottobre – Di nuovo un commando armato dell’organizzazione Alpha 66 ha sparato raffiche con armi automatiche contro l’hotel “Guitart Cayo Coco”.
15 ottobre – Un gruppo armato del PUND è sbarcato sul terrapieno Caibarién-Cayo Santa María, in provincia di Villa Clara, con piani di sovversione. Il gruppo era composto da Lázaro González Caraballo, Pedro Guizao Peña, Miguel Díaz Bouza, Jesús Manuel Rojas Pineda, Armando Sosa Fortuny, Humberto Real Suárez e José Ramón Falcón Gómez, detto “El Ninja”.
Gli infiltrati erano stati reclutati dal PUND negli anni 1993 e 1994, con l’obiettivo di infiltrarli nel territorio nazionale e di farli stabilire nelle montagne dell’Escambray.
Al suo arrivo, Real Suárez ha ucciso il cittadino cubano Arcelio Rodríguez García. Questi terroristi sono stati catturati e sono stati sequestrati un’imbarcazione rapida senza foglio, di 22 piedi di lunghezza con due motori fissi Chevrolet, un fucile AR-15, tre fucili AK cinesi, una pistola P-38, una pistola Makarov russa e abbondanti munizioni per le armi.
ottobre – Il capo di Fratelli al Riscatto, José Basulto, ha affermato di avere incominciato ad addestrare con uno dei suoi aeroplani, affilliati all’organizzazione Militari e Professionisti per la Democrazia, in vista di realizzare insieme un sabotaggio contro la raffineria di petrolio di Cienfuegos. Agenti dell’FBI hanno commentato in privato nei giorni seguenti, che Basulto intendeva realizzare un’azione violenta contro Cuba usando un’arma teleguidata.
In quel periodo, Basulto stava trattando l’acquisto di un’imbarcazione L-29 di fabbricazione ceca, modello Delfino, per eseguire un attentato contro installazioni militari cubane.
novembre – In questo mese il capo di Fratelli al Riscatto, José Basulto, progettava di attentare alla vita del Comandante in Capo Fidel Castro e di altri dirigenti della Rivoluzione, durante una manifestazione pubblica, utilizzando un arma anti-persona non specificata che, benché antica, considerava molto efficace. Ha valutato anche di far entrare esplosivi e armi nel territorio cubano.
Venendo a conoscenza di tali piani, l’ufficiale dell’FBI Óscar Montoto ha detto che era necessario sapere se fosse un’idea della CIA, e se fosse stato così, il suo servizio non aveva niente da fare e che il servizio di dogane si sarebbe incaricato del tema. Ha aggiunto che trattandosi di un’operazione per fare uscire armi dal territorio nordamericano, era un tema che competeva a questa istituzione.
2 novembre – Arrestati dall’FBI a Miami, Reynaldo Aquit Manrique, Miguel Ángel Suárez e Jorge Valdés Páez, membri del cosiddetto Esercito Armato Segreto, mentre stavano per incendiare i magazzini dell’organizzazione di solidarietà Alleanza dei Lavoratori Cubani (ATC) a Miami, in cui venivano immagazzinate donazioni dei ‘Pastori per la Pace’ da inviare a Cuba.
11 novembre – Arrestati Héctor la Roque Ríos, Sara Mayelín Euwod Rodríguez, detta “Mayita” e Guglielmo Eugenio Barbón González, noto come “El Guille”, membri del PUND, dopo che si erano infiltrati nei pressi dell’accampamento dei pionieri “26 de Julio” a Varadero, in provincia di Matanzas.
A questi controrivoluzionari è stata sequestrata una lancia rapida modello Formula, con motore fisso, una pistola ‘Smith and Wesson’ da nove millimetri, una rivoltella ‘Smith and Wesson’ calibro 3.57 millimetri, due fucili a canna mozza calibro 12 e munizioni.
Hanno detto che benché fossero inviati dal PUND per sviluppare azioni armate, la loro vera intenzioni era quella di ritornare a Cuba e consegnarsi alle autorità.

1995
gennaio – Il capo dell’organizzazione terroristica Fratelli al Riscatto, José Basulto, ha tentato di promuovere infruttuosamente la cosiddetta “Operazione o Piano Concertato”, mediante la quale intendeva agglutinare organizzazioni terroristiche e introdurre armi ed esplosivi a Cuba.
febbraio-marzo – La cosiddetta Fondazione Nazionale Cubano-Americana (FNCA) ha iniziato lo studio di obiettivi militari, della raffineria di Cienfuegos e dell’impianto termoelettrico di Matanzas, come pure lo studio del cabaret ‘Tropicana’, in vista della realizzazione di un’azione violenta.
2 marzo – Infiltrazione di terroristi attraverso Puerto Padre, provincia di Las Tunas, organizzata dalla FNCA. Santos Antonio Martínez Rueda e José Enrique Ramírez Oro hanno introdotto 51 libbre di esplosivo C-4 e materiali per confezionare ordigni esplosivi, come 10 timer predisposti, vari metri di miccia lenta e detonatori.
L’infiltrazione è stata organizzata nel vecchio stile della CIA, consistente nell’impiego di una nave-madre, di un’imbarcazione intermedia e di gommoni, con i quali alla fine sono sbarcati.
8 marzo – Uscita dalla stessa zona di Puerto Padre, degli elementi entrati il giorno 2, per poi rientrare nuovamente nel territorio cubano il giorno 12, ma questa volta con passaporti costaricani falsi, con un volo commerciale attraverso l’aeroporto José Martí. A Cuba hanno viaggiato attraverso varie province per studiare i bersagli di futuri sabotaggi. Nella spiaggia di Varadero hanno collocato una bomba nell’hotel ‘Sol Palmera’, che è stata disattivata. Sono stati arrestati il giorno 19.
Durante gli interrogatori hanno detto di essere stati addestrati dai membri della FNCA, Guillermo Novo Sampoll e Gaspar Jiménez Escobedo.
Informazioni ottenute a partire da maggio, hanno indicato che Roberto Martín Pérez disponeva di quattro individui che si stavano preparando minuziosamente per eseguire un attentato contro il Comandante in Capo Fidel Castro, durante le sue visite in Uruguay e in Argentina, in modo tale che non apparisse pubblicamente coinvolta la FNCA.
Nei mesi precedenti al V Vertice Ibero-Americano si sono recati in Argentina lo stesso Martín Pérez e anche i terroristi Gaspar Jiménez Escobedo ed Eugenio Llameras Rondón.
Gli elementi ottenuti hanno ribadito che i preparativi per un piano di attentato che intendevano mettere in atto durante il Vertice Ibero-Americano di Cartagena de Indias e che non hanno potuto realizzare in quella occasione, sono stati riattivati in vista del Vertice del Movimento dei Paesi Non Allineati. In quell’occasione furono coinvolti gli stessi congiurati del piano originale, eccetto il terrorista Raúl Villaverde, a causa di un incidente.
18 aprile – L’assassino Leonel Macías è stato messo in libertà a Miami da una Giunta d’Appello dell’Immigrazione. Macías aveva ammazzato l’8 agosto dell’anno precedente un ufficiale della Marina da Guerra Rivoluzionaria, in un’azione per abbandonare il paese.
Da febbraio dello stesso anno 1995, un giudice dell’immigrazione gli aveva concesso asilo politico, dopo un’indagine federale sulle circostanze della sua fuga e sulle accuse cubane di assassinio.
20 maggio – Nuovamente viene attaccato l’hotel “Guitart Cayo Coco”, in provincia di Ciego de Ávila, da una lancia rapida dell’organizzazione terroristica Alpha 66, dalla quale sono partiti spari a raffica contro l’installazione. Giorni dopo Alpha 66 ha rivendicato pubblicamente la paternità dell’azione.
12 luglio – Tre membri del PUND sono stati arrestati da ufficiali dell’FBI, mentre si preparavano a infiltrarsi a Cuba, approfittando della realizzazione di una “Flottiglia” giunta nelle vicinanze di Cuba il giorno successivo. Dopo essere stati interrogati a Homestead, sono stati liberati. Sono state sequestrate loro armi ed esplosivi.
La cosiddetta “Flottiglia”, formata da vari mezzi navali e aerei, provenienti dalla Florida, ha violato le acque e lo spazio aereo cubano. Le imbarcazioni sono state fermate dalle lance delle Truppe Guarda Frontiera, mentre gli aeroplani hanno volato sul litorale di La Habana, lanciando propaganda anticubana dei Fratelli al Riscatto.
Il principale organizzatore di questa provocazione è stato Ramón Saúl Sánchez Rizo, del Movimento Democrazia. Vi hanno anche partecipato José Basulto León e “Billy” Schulz e il delegato di Miami, Pedro Reboredo.
Gli aerei che hanno violato lo spazio aereo cubano erano l’N-2506, con a bordo Basulto, Guillermo Lares e un giornalista del canale 4. Da questo aereo sono state prese immagini della città di La Habana. L’altro aereo, matricola N-320LS, aveva a bordo Billy Schulz, Cari Roque e Mario de la Peña.
2 settembre – Di nuovo salpa verso Cuba una “Flottiglia” organizzata da Ramón Saúl Sánchez Rizo, che fallisce quando affonda una delle imbarcazioni e muore uno dei suoi occupanti.
16 dicembre – Vengono arrestati dall’FBI a Los Angeles, in California, René Cruz (padre e figlio) e Rafael García, tutti membri dell’organizzazione terroristica Commando di Liberazione Uniti, con piani per infiltrarsi a Pinar del Río, dove intendevano realizzare azioni armate.
Sono stati loro sequestrati 18 fucili AKM, 3 fucili MAC 90 di precisione con mirino telescopico, pistole, giubbotti antiproiettile, maschere antigas, mirini notturni, apparecchi per la comunicazione e abbondante materiale bellico addizionale, compresi documenti con piani di attacco, mappe, munizioni, carte di navigazione aerea e navale. Gli arrestati avevano acquistato anche un’imbarcazione con capacità di circa 30 persone.
29 dicembre – Sono stati liberati i cubani Lázaro Martínez e Aramís Palacio, incarcerati nel Centro di Detenzione di Krome, per aver rubato una lancia dal Porto di La Habana nell’agosto 1994 per dirigersi verso gli Stati Uniti.

1996
12 gennaio – E’ stato arrestato l’emigrante cubano residente negli Stati Uniti, Cecilio Reynoso Sánchez, membro del Fronte Nazionale Presidio Politico Cubano, mentre cercava di trasferire 900 grammi di esplosivo C-4, meccanismi elettrici di detonazione, da Ciudad de La Habana a Pinar del Río.
13 gennaio – Aerei di Fratelli al Riscatto violano nuovamente lo spazio aereo cubano, occasione in cui lanciano una grande quantità di volantini su vari municipi di Ciudad de La Habana. All’azione partecipano gli aerei N-2506, pilotato da Basulto, accompagnato da Arnaldo Iglesias, e lo N-108LS, pilotato da Carlos Costa e Mario de la Peña.
18 gennaio – Autorità federali ritirano le accuse contro René Cruz e il suo gruppo, che erano stati arrestati il 16 dicembre dell’anno precedente con un grande carico di armi e piani per invadere Pinar del Río.
23 gennaio – La Dogana degli Stati Uniti ha intercettato a 1.6 chilometri da Cayo Marathon, un’imbarcazione di Commando di Liberazione Uniti, mentre era diretta con armi a Cuba. In questa occasione sono stati arrestati i membri del PUND Marcelino Crespo, ex membro di Omega-7, Jorge Rodríguez Muro, Ramón Cordero, Pedro Pablo Pulido e Rey “King” Castellanos, capitano dell’imbarcazione contrattata per l’azione, legato a operazioni di droga.
Al gruppo sono state sequestrate istruzioni per confezionare bombe, una pistola con silenziatore, capsule detonanti, munizioni e componenti per l’elaborazione di ordigni esplosivi. Prima dell’arresto l’equipaggio è stato visto lanciare colli in mare. Nello stesso giorno sono stati liberati senza pagare cauzione, dopo essere stati interrogati dall’FBI.
11 febbraio – Truppe Guarda Frontiere cubane hanno intercettato in acque vicine alla città di Cardenas, in provincia di Matanzas, un gruppo del PUND composto dagli emigrati Efraín Roberto Rivas Hernández, Marcelino Rodríguez Vázquez e Joel Cano Díaz, dopo avere lanciato propaganda e avere sparato contro le coste da una lancia. Avevano avuto indicazioni da Sergio González Rosquete, principale capo del PUND, di sparare contro installazioni alberghiere.
Sono state loro sequestrate due pistole da segnalazione con tre capsule, quattro bengala, un caricatore di fucile AKM e 12 cartucce, propaganda del PUND in pacchi di plastica e una tessera di questa organizzazione di proprietà di Marcelino Rodríguez. Gli arrestati hanno informato che le armi con le quali hanno fatto fuoco, due AK-47, caricatori e una pistola da 9 millimetri, sono state lanciate in mare poco prima di essere catturati.
24 febbraio – Avviene l’abbattimento di due aerei dell’organizzazione terroristica Fratelli al Riscatto, mentre violavano lo spazio aereo cubano.
7 aprile – Il quotidiano Las Américas ha informato l’organizzazione Commando F-4 aveva iniziato una campagna a favore della liberazione dei terroristi Eduardo Arocena, Valentín Hernández, José Dionisio Suárez, Virgilio Paz Romero e Rodolfo Frómeta, detenuti negli Stati Uniti.
luglio – Lanciata una bomba incendiaria nel Centro Basco di Miami, prima dell’esibizione dell’artista cubana Rosa Fornés, in visita negli Stati Uniti.
1° agosto – Lanciata una bomba incendiaria contro i locali dell’agenzia di viaggi a Cuba “Mar Azul Travel”.
21 agosto – Arrestato a Cuba il terrorista nordamericano Walter Van Der Veer, che aveva introdotto clandestinamente vari oggetti e mezzi di uso militare utilizzati dalle forze armate degli Stati Uniti. Ha realizzato azioni di propaganda con materiali stampati che esortavano all’insurrezione popolare. Ha organizzato piani terroristici contro centri socio-economici, religiosi e militari compiendo direttive del cosiddetto Fronte di Liberazione Cubano, capeggiato a Miami da Guillermo “Willy” Chávez. Ha dichiarato anche di appartenere ai Commando L.
16 settembre – Infiltrazione armata attraverso Punta Alegre, in provincia di Ciego de Ávila, di Pedro Pablo Pulido Ortega, con un carico di armi che intendeva consegnare al controrivoluzionario Noel Ramos Rojas, di Miami, che avrebbe raggiunto Cuba per via aerea. L’infiltrazione è stata organizzata dal Governo Provvisorio, capeggiato da Julio e René Codias.
Per entrare a Cuba è stato portato in lancia rapida fino a Cayo Anguila dal controrivoluzionario Humberto Pérez, e lì ha preso una lancia più piccola per infiltrarsi.
Sono stati sequestrati una lancia “Boston Whealer” di 13 piedi e due motori, documenti di navigazione e personali, quattro fucili (due tipo SKS e due AKM), cinque pistole Makarov, un fucile Winchester con sei cartucce, abbondanti munizioni per le armi, una scatola con quattro bengala, apparecchiature di navigazione “GPS”, una bussola marina, un binocolo, un telefono cellulare e altri mezzi e apparecchiature.
ottobre – Si è saputo dell’esistenza di un piano terroristico al quale erano vincolati José Miró Torras, Gustavo Ponzoa Álvarez, Eduardo Ferrer González ed Oscar Zacarías Lima Córdova, i primi tre, integranti della Brigata 2506. Questi intendevano utilizzare mezzi aerei tele-guidati carichi di esplosivo per indirizzarli contro diversi obiettivi a Cuba, compreso una manifestazione popolare nella Piazza della Rivoluzione, come pure contro gli impianti termoelettrici di Tallapiedra, Mariel e Santa Cruz del Norte, contro la raffineria “Ñico López” e i serbatoi di petrolio di Matanzas. Per la preparazione di queste azioni sono state effettuate prove in Texas, Puerto Rico e Bahama. Anche questi piani sono stati appoggiati dalla FNCA.
21 ottobre – Un aereo da turismo monomotore tipo S-2R (matricola N-3093M) di proprietà del Dipartimento di Stato, irriga una sostanza con una piaga di Thrip Palmi Karny sorvolando il corridoio internazionale “Girón” a circa 25-30 chilometri a sud della spiaggia di Varadero. Questa azione è stata osservata dall’equipaggio di un aereo di Cubana de Aviación, mentre sorvolava la regione.
dicembre – Autorità nordamericane hanno intercettato nei cayos della Florida un gruppo armato capeggiato da Ernestino Abreu Horta, capo della cosiddetta Giunta Patriottica Cubana e legato ad Orlando Bosch Ávila, mentre si disponeva a eseguire un’operazione marittima contro Cuba. Bosch e Abreu avrebbero consegnato 10.000 dollari a testa per l’azione.

1997
12 aprile – E’ avvenuta un’esplosione di media intensità nella discoteca “Aché” dell’hotel Meliá Cohiba. La bomba è stata collocata dal terrorista salvadoregno Francisco Chávez Abarca, membro del dispositivo terrorista della Fondazione Nazionale Cubano Americana, diretto dall’America Centrale da Luis Posada Carriles. L’esplosivo impiegato è stato il C-4.
30 aprile – E’ stato disattivato un ordigno esplosivo al 15° piano dell’hotel Meliá Cohiba, che era stato collocato dal terrorista Chávez Abarca. Lo stesso era confezionato con C-4 e detonatore elettrico, e con una calcolatrice elettrica di marca “Casio” come meccanismo a tempo.
24 maggio – Avviene una forte esplosione di fronte ai locali dell’azienda cubana “Cubanacán”, in Messico, che causa diversi danni. Successivamente si è saputo che il terrorista Francisco Chávez Abarca era stato nel paese in quella data.
12 luglio – Esplodono diversi ordigni negli hotel “Nacional” e “Capri”, a La Habana. Causano danni e tre feriti. L’esplosivo usato è Pentrite (Pent), considerato ad alto potenziale. Entrambi gli ordigni sono stati collocati dal terrorista salvadoregno Raúl Ernesto Cruz León.
3 agosto – Avviene una piccola esplosione di fronte all’ufficio dell’azienda cubana “Havanatur” a Nassau, Bahama.
4 agosto – Viene fatta esplodere una bomba posizionata nella reception dell’hotel Meliá Cohiba dal terrorista salvadoregno Otto René Rodríguez Llerena. L’esplosivo impiegato è stato il noto “Pent”.
11 agosto – Viene pubblicata dalla FNCA sulla stampa di Miami, una dichiarazione di appoggio alle azioni terroristiche con esplosivi che avvenivano a Cuba contro obiettivi turistici. Il documento è stato firmato da 28 dei suoi dirigenti, compreso Jorge Mas Canosa.
22 agosto – Avviene un’esplosione di piccola potenza nell’hotel “Sol Palmeras”, sulla spiaggia di Varadero. E’ stato stabilito che gli autori dell’azione sono stati il guatemaltechi Jorge Venancio Ruiz e Marlon Antonio González Estrada, membri della struttura terroristica di Luis Posada Carriles.
4 settembre – Avvengono esplosioni negli hotel “Tritón”, “Copacabana”, e “Chateau Miramar”, azioni eseguite dal terrorista Raúl Ernesto Cruz León, che quello stesso giorno è stato arrestato.
Come conseguenza dell’esplosione al “Copacabana” è morto il giovane italiano Fabio Di Celmo.
Nelle ore notturne di quello stesso giorno avviene una terza esplosione alla “Bodeguita del Medio”. Anche questa azione è stata eseguita dal terrorista Cruz León, che aveva messo l’ordigno con meccanismo di ritardo e nonostante fosse stato arrestato non ha informato su quest’altro sabotaggio.
19 ottobre – E’ stato scoperto un ordigno esplosivo nella parte posteriore di un minibus di “Transtur”, collocato dai guatemaltechi Marlon Antonio González Estrada e Jorge Venancio Ruiz.
Nel 1997, Luis Posada Carriles, con l’appoggio diretto di Arnaldo Monzón Plasencia e di altri dirigenti della FNCA, come “Pepe” Hernández, Alberto Hernández, Roberto Martín Pérez, Antonio “Tony” Llamas, Feliciano Foyo e Roberto Weill Pinetta, ha organizzato un piano di attentato da mettere in atto durante il VII Vertice Ibero-Americano all’Isola Margarita.
Sono stati arrestati dalle autorità nordamericane, vicino a Cabo Rojo, Puerto Rico, i cittadini di origine cubana residenti negli Stati Uniti, Ángel Manuel Alfonso, Ángel Hernández Rojo, Juan Bautista Márquez e Francisco Secundino Córdova Torna, che viaggiavano sull’imbarcazione La Speranza con un carico di armi di contrabbando che conteneva due fucili di assalto “Barret” calibro 50, con mirino telescopico, apparecchiature speciali di comunicazione, di visione notturna e 10 casse di munizioni, tra gli altri mezzi.
Al momento dell’arresto, Alfonso Alemán, capo del gruppo, ha affermato che erano partiti il giorno prima da Miami con il proposito di arrivare all’Isola Margarita, in Venezuela per assassinare il Comandante in Capo Fidel Castro, mentre partecipava al Vertice Ibero-Americano.
Dopo 10 mesi di indagini sotto la responsabilità dell’FBI, il 28 agosto 1998, una Gran Giurì di Puerto Rico ha accusato di cospirazione per assassinare il capo del Governo cubano, oltre agli elementi arrestati a Cabo Rojo, il dirigente della FNCA José Antonio Llama Muñoz, José Antonio Rodríguez Sosa e Alfredo Domingo Otero.
L’accusa, tuttavia, non ha riguardato due dei proprietari dei fucili calibro 50 sequestrati: l’allora presidente della FNCA, Francisco José “Pepe” Hernández e Juan Evelio Pou, membri della brigata 2506 e tutti e due con un lungo curriculum di attività anticubane.
Con manovre che, evidentemente, rispondevano alle pressioni della FNCA, il giudice federale Héctor M. Laffitte ha tentato, agli inizi del 1999, di fare trasferire il processo a Miami. Il 2 dicembre di quello stesso anno ha allegato la mancanza di prove nel caso di Alfredo Domingo Otero e il giorno 8 dello stesso mese il tribunale federale di Puerto Rico ha assolto il resto dei terroristi dall’accusa.
Un altro dei terroristi arrestati, Juan Bautista Márquez, mentre era in libertà sotto cauzione, come il resto degli altri processati, è stato nuovamente arrestato per i suoi legami con il traffico di 360 chilogrammi di cocaina e per avere tentato di acquistare altri 2.220 chilogrammi di droga. Per questa ragione, benché sia stato assolto dall’accusa di avere cospirato per assassinare il Comandante in Capo Fidel Castro, continua a essere detenuto per un reato di narcotraffico.
30 ottobre – E’ stato trovato un ordigno esplosivo sotto un chiosco di vendita situato all’esterno del terminal aereo n° 2 dell’aeroporto José Martí. Era composto da una sostanza esplosiva, un meccanismo ad orologeria e un detonatore elettrico ed è stato considerato che i componenti erano molto simili a quelli trovati nel minibus di Transtur.
Successivamente è stato stabilito che gli autori materiali sono stati i guatemaltechi Jorge Venancio Ruiz e Marlon Antonio González Estrada.

1998
4 marzo – Sono stati arrestati i cittadini guatemaltechi Nader Kamal Musalam Barakat e María Elena González Meza de Fernández, che si preparavano a fare esplodere quattro ordigni esplosivi. I due erano arrivati a Cuba con il volo 950 di “Aviateca” che copre l’itinerario Città del Guatemala-Cancún-La Habana.
Nader Kamal è stato arrestato al suo arrivo all’aeroporto “José Martí” e negli interrogatori preliminari ha informato che era accompagnato dalla González Meza, che successivamente è stata arrestata mentre alloggiava in una casa privata.
A Nader Kamal sono stati sequestrati 432 grammi di esplosivo, due orologi digitali, due batterie a 9 volt, quattro circuiti di interfacce e vari cavi. Da parte sua, la González Meza aveva introdotto nel paese quattro detonatori elettrici e altri due orologi.
L’esplosivo sequestrato, il cui componente fondamentale è la Pentrite, era ad alto potere di distruzione.
Secondo i materiali e i documenti sequestrati e l’analisi dei dati apportati nelle loro dichiarazioni, si è potuto sapere che Nader Kamal era entrato nel paese con un passaporto guatemalteco autentico, ma con identità falsa a nome di Miguel Abraham Herrera Morales.

Gli arrestati avevano la missione, impartita da Chávez Abarca, di collocare i quattro ordigni esplosivi alcune ore prima di abbandonare il paese (domenica 8 marzo 1998). Questi avrebbe pagato loro 1.300 dollari per ogni bomba fatta esplodere.
Hanno detto che le altre tre persone legate a Francisco Chávez nell’operazione erano Ramón Medina (una delle identità false usate da Posada Carriles), Arnaldo Monzón Plasencia e un cosiddetto “Signore del New Jersey”.
20 marzo – E’ stato arrestato al suo arrivo a La Habana, il cittadino guatemalteco, Jazid Iván Fernández, coniuge della terrorista guatemalteca María Elena González Meza e che si era recato a Cuba con il proposito di aiutare sua moglie a uscire.
Questo elemento della malavita organizzata ha riconosciuto la sua partecipazione ai preparativi delle attività terroristiche che intendevano eseguire Nader Kamal Musalam e sua moglie a Cuba.
5 aprile – Infiltrazione attraverso la parte nord della provincia di Matanzas, di Ramón Cordero Jiménez, membro del cosiddetto Forum Democratico Rivoluzionario Cubano, che ha informato che questa organizzazione preparava un’altra infiltrazione successiva attraverso tre punti delle coste di Pinar del Río, Villa Clara e la regione orientale. Tra le persone coinvolte nell’organizzazione dell’operazione vi erano Armando Fleites e Rufino Álvarez Oquendo, quest’ultimo legato alla FNCA.
16 maggio – Infiltrazione armata vicino a Santa Lucía, in provincia di Pinar del Río, organizzata da una cosiddetta Nuova Repubblica. Il giorno 28 di questo mese sono stati arrestati Vicente Marcelino Martínez Rodríguez, del cosiddetto “III Fronte”, ed Ernestino Abreu Horta, del Movimento di Recupero Rivoluzionario (MRR), che hanno affermato di essere stati reclutati da José Ignacio González e da Generoso Bringas, appartenenti all’organizzazione Nuova Repubblica, con l’obiettivo di introdurre armi a Cuba per promuovere una sollevazione armata.
Secondo i piani, gli arrestati avrebbero dovuto attendere una seconda infiltrazione capeggiata da Generoso Bringas. Gli arrestati intendevano arrivare alla zona montuosa vicino ai villaggi di Pons e di Los Gramales.
Gli infiltrati erano stati appoggiati da Marcelino Crespo, che ha pilotato un’imbarcazione che li ha lasciati a circa 15 miglia dalle coste cubane, da dove hanno proseguito con un altro mezzo navale. Hanno pure partecipato i controrivoluzionari José I. González, Generoso Bringas, Estelo Mauri e Óscar Salas, del MRR.
Sono stati sequestrati una lancia rapida tipo “Boston” di 10 piedi, un gommone “Zodiac”, un fucile AR-15, un fucile AK cinese, due fucili calibro 12 a canna mozza, due fucili senza marca, una pistola Makarov, due pistole plastiche Magnum calibro 22, una balestra, una radiotrasmittente, due Walkie-Talkie, un telefono cellulare marca “Erickson”, carte nautiche, una videocamera, una grande quantità di munizioni per l’armamento, materiale chirurgico, utensili da cucina, alimenti, vestiti di campagna, propaganda stampata a nome della Nuova Repubblica e altri mezzi.
agosto – Prima dell’annunciata visita del Comandante in Capo Fidel Castro alla Repubblica Dominicana, nell’agosto 1998, i terroristi Posada Carriles, Ramón Font, Enrique Bassas e Luis Orlando Rodríguez hanno decisero di attentare alla sua vita. Per questo hanno effettuato una riunione a metà luglio in Guatemala.
Nella Repubblica Dominicana sarebbero stati appoggiati dal terrorista Ramón Orozco Crespo e Francisco Eulalio “Frank” Castro Paz. Questi preparativi sono diventati pubblici attraverso i quotidiani “El Nuevo Herald” e “New York Times”.
10 ottobre – E’ stato arrestato all’aeroporto internazionale “José Martí”, il cittadino salvadoregno Otto René Rodríguez Lelerena, mentre cercava di introdurre nel paese 1.5 chilogrammi di esplosivo plastico ad alto potere distruttivo, due capsule detonanti ed altri mezzi idonei per azioni terroristiche.
Ha riconosciuto negli interrogatori che l’organizzatore del piano per fare sabotaggi negli hotel e nei musei cubani (missione che effettuava) e fornitore dei mezzi che gli sono stati sequestrati, è stato Luis Medina, una delle identità false utilizzate dal terrorista Luis Posada Carriles.
Ha riconosciuto anche di essere stato l’autore materiale dell’azione con esplosivo avvenuta il 4 agosto 1997 nella reception dell’hotel “Meliá Cohiba”.

2000
17 novembre – Sono stati arrestati dalle autorità panamensi a Ciudad de Panamá, i terroristi Luis Posada Carriles, Pedro Crispín Remón Rodríguez, Gaspar Jiménez Escobedo e Guillermo Novo Sampoll, mentre stavano terminando i preparativi per eseguire un attentato contro il Comandante in Capo Fidel Castro.
Il progetto è stato finanziato dalla FNCA, che ha commissionato a Posada Carriles, attraverso Francisco José “Pepe” Hernández Calvo e Alberto Hernández Sarduy, l’organizzazione dello stesso.
Gli organi della Sicurezza e dell’Intelligence cubani sono venuti a conoscenza, oltre ai fatti e alle azioni compresi in questa relazione, di altri 140 piani di azioni terroristiche, 16 piani di attentato contro il Comandante in Capo Fidel Castro e 8 piani per attentati contro altri dirigenti, solamente tra gli anni 1990 e 2001, fatto che dà un’idea della pericolosità e dell’intensità delle azioni delle organizzazioni e degli individui citati.