Biografia di un terrorista protetto dal Governo degli Stati Uniti

15 febbraio 1928: Luis Posada Carriles nasce nella città di Cienfuegos, Cuba.

1954: Si trasferisce a La Habana e intraprende relazioni con politici vicini al dittatore Fulgencio Batista.

1955: Collaboratore segreto della polizia della dittatura batistiana.

1957: Mantiene contatti con l’FBI.

1959: Si lega a gruppi controrivoluzionari cubani che compiono diversi sabotaggi nell’Isola.

1960: Chiede asilo all’ambasciata d’Argentina affermando di essere un perseguitato politico.

25 febbraio 1961: Si reca con un salvacondotto a Miami. Una settimana dopo entra in contatto per ordine della CIA nelle organizzazioni controrivoluzionarie che si preparano all’invasione di Playa Girón.

Marzo-aprile 1961: Opera come istruttore di coloro che in Guatemala si preparavano a integrare le squadre d’infiltrazione e sabotaggio nel territorio cubano della Baia dei Porci. Non partecipa all’invasione perché la sua imbarcazione non arriva a quella località prima della disfatta delle forze mercenarie.

1961-1962: Si lega negli Stati Uniti e all’organizzazione terrorista Movimiento Nacionalista Cubano (M.N.C.).

1964-1965: Coinvolto negli Stati Uniti in attività contro la Rivoluzione Cubana, la Repubblica Dominicana e Puerto Rico.

Maggio 1965: L’FBI informa che Posada Carriles era implicato in una congiura per abbattere il Governo del Guatemala.

Giugno 1965: Un documento declassificato dalla CIA lo localizza con Jorge Más Canosa a Veracruz, Messico, nel tentativo di far esplodere una nave sovietica.

Ottobre 1967: La CIA trasferisce Posada Carriles in Venezuela, dove si incorpora nella Direzione dei Servizi di Intelligence e Prevenzione (DISIP). Sotto lo pseudonimo di “Comisario Basilio” partecipa alla repressione di gruppi progressisti venezuelani e latinoamericani.

1967-1976: Lavora simultaneamente su indicazione della CIA per i servizi segreti di Venezuela, Guatemala, El Salvador, Cile e Argentina.

1971: Organizza un tentativo di assassinio del Comandante in Capo Fidel Castro, approfittando di un viaggio del leader cubano in Cile, Perú ed Ecuador.

21 gennaio 1974: E’ implicato nella collocazione di ordigni esplosivi nelle ambasciate cubane in Argentina, Perù e Messico.

Luglio 1974: Invia lettere e libri esplosivi a vari consolati di Cuba in America Latina.

7 novembre 1974: Colloca bombe nell’Istituto di Studi Brasiliani e nell’Ambasciata di Bolivia in Ecuador.

Giugno 1975: Crea a Caracas la Empresa de Investigaciones Comerciales e Industriales CA (ICICA), che utilizza come facciata per le sue attività terroristiche in vari paesi della regione.

1976: Fonda, insieme a Orlando Bosch, l’organizzazione terrorista anticubana Comité de Organizaciones Revolucionarias Unidas (CORU).

22 aprile 1976: È coinvolto nell’esplosione di una bomba contro l’Ambasciata di Cuba in Portogallo, fatto nel quale perdono la vita due funzionari diplomatici cubani.

1 luglio 1976: Colloca una bomba nel Centro Cultural Costa Rica-Cuba, in Costa Rica.

9 luglio 1976: Bomba nell’equipaggiamento di volo della Cubana de Aviación in Giamaica.

10 luglio 1976: Bomba negli uffici della Cubana de Aviación, nelle Barbados.

11 luglio 1976: Bomba negli uffici della Air Panamá, in Colombia.

4 ottobre 1976: Il CORU rivendica di aver collocato una bomba contro un canale televisivo in San Juan, Puerto Rico, dove si proiettava il film cubano La Nueva Escuela.

6 ottobre 1976: Viene identificato come il principale pianificatore e autore intellettuale, insieme a Bosch, dell’attentato contro un aereo cubano in pieno volo, davanti alle coste di Barbados, dove perdono la vita 73 passeggeri. Entrambi i criminali vengono incarcerati a Caracas, e sottoposti a processo insieme a Hernán Ricardo e Freddy Lugo, autori materiali dell’attentato.

1976-1985: Rimane detenuto in un carcere venezuelano in attesa del giudizio di processo portato per le lunghe.

18 agosto1985: Durante un cambio di guardia, esce dalla porta della prigione. Dopo15 giorni a Caracas, viene trasferito ad Aruba, su una barca per la pesca dei gamberi. Da lì vola su un aereo privato in Costa Rica e successivamente a El Salvador. Tutte le operazioni sono finanziate dalla Fundación Nacional Cubano-Americana (FNCA) e indirettamente dalla CIA. Si unisce nella base aerea di Ilopango al gruppo che organizza i rifornimenti alla controrivoluzione nicaraguense. Fa parte della rete di traffico di armi controllata da Washington da Oliver North, responsabile della sicurezza interna dell’allora presidente degli Stati Uniti, Ronald Reagan.

Ottobre 1986: Allo scatenarsi dello scandalo Iran-Contras si lega a un gruppo di istruttori venezuelani che addestrano la polizia salvadoregna in tecniche di contro-guerriglia e d’interrogatorio.

1988: Si trasferisce in Guatemala dove lavora come consulente di sicurezza della Empresa de Teléfonos de Guatemala (GUATEL).

1992: La FNCA crea un’ “ala militare”, incaricata di preparare ed eseguire azioni terroristiche contro Cuba e i suoi principali leaders. A queste attività partecipano operativamente Guillermo e Ignacio Novo Sampoll e Luis Posada Carriles.

1993: Il gruppo terrorista della FNCA adotta il nome ufficiale di “Frente Nacional Cubano”.

1994: A Cartagena delle Indie, Colombia, Posada Carriles organizza un attentato, fallito, contro il Presidente cubano mentre percorreva il centro storico della città insieme al Premio Nobel per la Letteratura, Gabriel García Márquez.

1994-1997: Si dedica a reclutare mercenari di paesi centroamericani per eseguire attentati terroristici contro diversi obiettivi a Cuba, specialmente nel settore turistico.

12 e 13 luglio 1998: In un’intervista al quotidiano The New York Times si attribuisce la paternità degli attacchi con bombe a istallazioni turistiche cubane, affermando che sono finanziati dalla FNCA.

5 novembre 2000: Arriva a Panama con passaporto salvadoregno a nome di Franco Rodríguez Mena, uno dei suoi alias, per organizzare un attentato con esplosivo nell’Aula Magna dell’Università Nazionale, dove avrebbe parlato Fidel.

17 novembre 2000: Fidel Castro denuncia una congiura par assassinarlo in un vertice iberoamericano a Panama. I funzionari panamensi trovano gli esplosivi e arrestano Posada insieme a Gaspar Jiménez Escobedo, Pedro Remón y Guillermo Novo Sampoll.

20 aprile 2004: Gli imputati di questo caso vengono condannati a pene tra otto e quattro anni di carcere.

26 agosto 2004: L’allora presidentessa di Panama, Mireya Moscoso, concede l’indulto ai quattro terroristi. All’alba, usando grandissime precauzioni, vengono portati fuori dalla prigione “El Renacer” e condotti all’aeroporto di Albrook, dove prendono un piccolo aereo fino all’aeroporto di Tocumen. Lì salgono su un jet privato che parte verso l’Honduras, dove Posada Carriles scende, mentre gli altri proseguono il volo fino a Miami, Stati Uniti.

Marzo 2005: Posada entra negli Stati Uniti, e i suoi avvocati dicono che chiede asilo politico.

11 aprile 2005: Nella prima di una serie di comparizioni speciali, il Presidente cubano denuncia la complicità del Governo nordamericano con il terrorismo, rivelando che si cerca di dare copertura in quel paese a Posada Carriles. Notizie arrivate all’inizio del mese informano che il terrorista internazionale si trova a Miami e si sta valutando di dargli asilo politico.

17 aprile 2005: Fidel avverte che negli Stati Uniti potrebbero far sparire Posada Carriles. “Che non lo ammazzino adesso, che non lo avvelenino, che non dicano che è morto d’infarto o di ictus, siamo disposti a mandare medici per proteggere la sua salute, perché racconti ciò che sa e vada a giudizio”, segnala il Presidente cubano.

1 maggio 2005: Nel suo discorso davanti a oltre 1.300.000 cubani riuniti nella Plaza de la Revolución José Martí per celebrare il Primo Maggio, Fidel porta altre prove circa la presenza di Posada Carriles a Miami e l’evidente rifiuto della Casa Bianca di agire davanti a un tale cumulo di prove.

4 maggio 2005: Il Ministro degli Esteri del Venezuela, Alí Rodríguez, chiede agli Stati Uniti di rispettare gli accordi firmati e di estradare Luis Posada Carriles perché possa essere giudicato a Caracas.

10 maggio 2005: “In nome della credibilità, della consistenza delle prove e della giustizia, il governo degli Stati Uniti deve arrestare e estradare il terrorista Luis Posada Carriles”, afferma in un editoriale il quotidiano The New York Times.

11 maggio 2005: Il Presidente cubano cita un comunicato dell’FBI che riconosce che i terroristi Luis Posada Carriles e Orlando Bosch sono legati all’assassinio dell’ex Ministro degli Esteri cileno Orlando Letelier e della sua segretaria nordamericana nel 1976.

12 maggio 2005: Fidel accusa il governo degli Stati Uniti di occultare informazioni, dato che un giorno dopo l’esplosione di un aereo cubano davanti alle coste di Barbados, l’FBI e la CIA erano a conoscenza degli autori materiali e intellettuali del fatto criminale, secondo un documento letto dal Presidente durante il suo discorso speciale di questa giornata.

13 maggio 2005: Il Venezuela chiede ufficialmente agli Stati Uniti l’estradizione di Posada Carriles. In una conferenza stampa a Washington, familiari delle vittime del terrorismo, accademici, avvocati e leaders di organizzazioni sociali e religiose negli Stati Uniti, esigono dal Governo di questo paese l’arresto e l’estradizione in Venezuela di Posada Carriles.

15 maggio 2005: In un articolo intitolato “La guerra che Posada Carriles non ha potuto vincere con Fidel Castro, il Nuevo Herald assicura che questo terrorista è sconfitto.

17 maggio 2005: Più di 1.200.00 cittadini di La Habana sfilano nella Marcha del Pueblo Combatiente davanti all’Ufficio di Interessi degli Stati Uniti per chiedere che cessi il terrorismo e si faccia giustizia. “Questa è una marcia a favore della vita e della pace, del nostro popolo e del popolo fratello degli Stati Uniti”, afferma Fidel poco prima che cominci la storica protesta. Posada Carriles è stato arrestato da agenti federali e portato in un centro di detenzione, nel sud della Florida, dove si rinchiudono persone con problemi di immigrazione. Il Dipartimento della Sicurezza Interna dice che prenderà in esame la situazione del detenuto e che in 48 ore comunicherà il passo successivo. Poche ore prima, il criminale aveva fatto una conferenza stampa nella quale ha confermato la sua richiesta di asilo politico all’Amministrazione Bush. Ma poco dopo Eduardo Soto, avvocato del terrorista, ha informato che questi aveva deciso di ritirare la richiesta di asilo politico e di abbandonare il territorio nordamericano.

18 magio 2005: Fidel chiama le forze progressiste del mondo a esigere che gli Stati Uniti consegnino Luis Posada Carriles al Venezuela perché lì sia giudicato.